Le fortezze romane erano costruzioni difensive di fondamentale importanza per proteggere insediamenti e presidi militari. Un aspetto cruciale era il rigoroso controllo degli accessi, per impedire intrusioni nemiche e mantenere la sicurezza all’interno. Vediamo quali sistemi utilizzavano i Romani.
Porte fortificate – L’ingresso principale era una massiccia porta in legno o metallo, rafforzata con blocchi di pietra, catenacci e saracinesche. Solo i soldati potevano aprirla utilizzando robuste leve e ingranaggi.
Sentinelle – Guardie armate erano di vedetta su camminamenti di ronda, per controllare visivamente chi si avvicinava e dare l’allarme in caso di pericolo. Suonavano trombe per avvisare la guarnigione.
Sistema a sbarre – Grandi sbarre orizzontali potevano essere calate verticalmente per sbarrare completamente il passaggio attraverso robusti meccanismi a contrappeso.
Fossato e ponti levatoi – Un ampio fossato circondava le mura, con l’unico accesso attraverso ponti levatoi di legno che potevano essere sollevati rapidamente in caso di attacco.
Torri e feritoie – Torri d’avvistamento e feritoie permettevano di controllare gli spazi circostanti, lanciare frecce e olio bollente su eventuali aggressori.
Grazie a questi sistemi difensivi, i Romani riuscivano a controllare in modo efficace e sicuro tutti gli accessi alle loro importanti fortezze militari.
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